Un parere degli specialisti sul metodo che garantisce il risultato migliore.
Quando si sente parlare di circoncisione, gran parte delle persone ignorano il fatto che questo tipo d’intervento possa essere eseguito in modi diversi.
Solo quando ci si ritrova a fare i conti con una fimosi o quando si richiedono informazioni sulla circoncisione per motivi estetici o religiosi, si scopre che esistono due metodologie per effettuare questa tecnica.
In questo articolo scoprirai per quali ragioni si rende necessario questo intervento, quali sono le tecniche e quale tra esse viene suggerita dalla maggior parte dei dottori.
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Per quale motivo viene eseguito l’intervento di circoncisione?
In alcune culture, principalmente per motivi religiosi, la tecnica della rimozione del prepuzio viene praticata fin dalla tenera età.
Tuttavia, nel nostro Paese, questa tecnica chirurgica viene praticata soprattutto come cura per la fimosi, ovvero una particolare condizione anomala che impedisce una manovra naturale come scoprire il glande.
Quando il glande non si scopre da solo, generalmente la causa è un restringimento della pelle che lo ricopre. Questo tessuto, chiamato prepuzio, può restringersi fino a impedire una scopertura del glande in qualsiasi momento, quindi sia col pene in erezione che a riposo, o perdere l’elasticità necessaria a scoprire la parte finale del pene solo durante l’erezione.
Nel primo caso si ha a che fare con una fimosi serrata, la forma più grave, mentre nel secondo caso si parla di fimosi non serrata.
Poiché questa è una condizione clinica che può causare diversi problemi funzionali, igienici e sanitari, è sempre opportuno rivolgersi a un urologo o a un andrologo nel caso i sintomi dovessero manifestarsi.
Quindi, se stai leggendo questo articolo perché sospetti di avere la fimosi, non tergiversare e prenota subito una visita specialistica.
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E se temi l’intervento non disperare!
Sebbene sia la metodologia più diffusa, la circoncisione non è l’unica in grado di risolvere il tuo problema. Phimostop nasce proprio per curare la fimosi senza dover ricorrere a una tecnica così invasiva e causa di notevoli disagi nel post intervento.
Ma parleremo di questo più avanti. Ora, senza divagare ulteriormente, vediamo in che modo può essere eseguita questa operazione.
Differenze tra circoncisione parziale e circoncisione totale.
La circoncisione è una tecnica chirurgica ambulatoriale che viene eseguita in day hospital, senza ricovero.
Essa consiste nella rimozione del prepuzio tramite l’utilizzo di un comune bisturi o di un laser. Negli adulti viene eseguita sotto anestesia locale, mentre nei bambini è comune l’utilizzo di quella totale.
Come è facilmente intuibile, ciò che differenzia la circoncisione totale da quella parziale è la quantità di pelle prepuziale asportata: la circoncisione totale prevede la rimozione completa del lembo di pelle che ricopre il glande, che dopo l’intervento resterà perennemente scoperto, mentre quella parziale consiste nell’eliminare esclusivamente il tratto responsabile dell’occlusione.
Una volta asportata la sezione di pelle interessata, il medico provvede ad applicare i punti sulla ferita, anche se esistono delle apparecchiature moderne in grado di tagliare e suturare nello stesso momento, riducendo di gran lunga i tempi di recupero.
L’utilizzo di queste strumentazioni è ancora poco diffuso rispetto al classico bisturi, che invece comporta un decorso post operatorio più lungo e per certi versi disagevole.
Sono frequenti, infatti, episodi di ematomi lungo la ferita nelle prime settimane dopo l’intervento, senza contare il dolore causato dai punti soprattutto durante le erezioni spontanee notturne.
In generale, la fase della convalescenza dopo una circoncisione dura circa 20/30 giorni, considerando che per almeno un mese è sconsigliato avere rapporti sessuali. Il pene è un organo sensibile e un intervento così d’impatto richiede un recupero completo per evitare rischi, a prescindere dal fatto che la circoncisione sia totale o parziale.
Quale metodo consigliano i medici e per quale motivo.
Quando ci si deve sottoporre a un simile intervento, qualora la situazione permettesse di scegliere, il medico è solito stabilire insieme al paziente se procedere a una rimozione totale o parziale del prepuzio.
Naturalmente può capitare che il paziente si ponga il dubbio su quali differenze possano esserci tra le due tecniche non tanto per il risultato estetico, che è abbastanza chiaro, ma per le funzionalità.
Molta gente è convinta che la circoncisione totale desensibilizzi il glande e riduca il piacere sessuale, ma in realtà i riscontri sui pazienti non evidenziano questa conseguenza.
Dal punto di vista dei medici, la tecnica migliore è quella della circoncisione totale, specie in caso di fimosi.
A sostegno di questa tesi c’è il fatto che le recidive sui pazienti curati con la circoncisione parziale sono molto frequenti, e una nuova formazione di fimosi determina la necessità di eseguire la circoncisione totale dopo quella parziale, determinando un doppio disagio.
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In conclusione.
Come già detto, se sei alle prese con una fimosi ma vorresti evitare a tutti i costi la circoncisione, esiste un metodo indolore e per niente invasivo in grado di ristabilire la normalità.
Phimostop è un prodotto validato dal Ministero della Salute come unico rimedio non chirurgico alla fimosi, ed è acquistabile senza prescrizione medica sia online che in farmacia.
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