Lavare le parti intime in presenza di fimosi può risultare molto doloroso. Ma esistono degli accorgimenti per farlo senza dolore.
Per mantenere una buona igiene intima è importante ricordarsi di lavare quotidianamente i genitali, ma in caso di fimosi farlo può risultare difficile, poco pratico e purtroppo doloroso.
Quando il glande non si scopre da solo diventa complicato infatti procedere alla giusta pulizia e una condizione simile rende doloroso questo momento.
Scopriamo come avere cura della pulizia del pene limitando le sofferenze.
La fimosi e le sue cause.
Innanzitutto che cos’è la fimosi?
La fimosi non è altro che una particolare condizione per cui un’azione come scoprire il glande diventa complicata, incompleta o impossibile a causa di un restringimento dell’anello prepuziale (in questo caso anello fimotico), ovvero il tratto finale del prepuzio.
In assenza di elasticità di questo tessuto infatti risulta impossibile far scorrere la pelle all’indietro e portare fuori il glande. Ma cosa determina questa alterazione della parte finale del pene?
Le cause di tale problema non sono riscontrabili scientificamente nei casi di fimosi congenita, quindi presente fin da bambini appena nati, mentre la fimosi acquisita ha dei fattori scatenanti ben noti ai medici, che sono:
- lesioni del tessuto prepuziale o della mucosa del glande;
- patologie della pelle o allergie;
- infezioni del glande e del prepuzio come balanite, postite e balanopostite.
Per classificare il livello di gravità di una fimosi si suole distinguere la fimosi serrata da quella non serrata. La fimosi serrata costituisce l’impedimento o la difficoltà nella scopertura del glande sia a pene eretto che in stato di riposo, ed è la forma più grave, mentre la fimosi non serrata impedisce questa manovra solo quando il pene è in erezione.
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Le conseguenze di una simile anomalia sono spiacevoli in quanto non si possono avere rapporti in totale tranquillità per via del dolore che spesso accompagna l’erezione, non si può provvedere in molti casi ad una scrupolosa pulizia del glande e del prepuzio e talvolta si può provare dolore durante la minzione.
La fimosi può innescare una serie di complicazioni anche gravi, come l’insorgere di infezioni alle vie urinarie, ulteriori stati infettivi ai tessuti per l’inadeguata igiene o la parafimosi, ovvero la scopertura forzata del glande con il blocco dell’anello fimotico sotto la corona, che se non trattata in tempo può comportare la cancrena o la necrosi ischemica del glande.
Lavare il pene con la fimosi senza soffrire.
Partiamo dal presupposto che in caso di fimosi serrata con occlusione totale del glande, cioè la peggior forma possibile, lavare il glande e la parte interna del prepuzio risulta impossibile per ovvie ragioni. Questa situazione richiede un intervento immediato onde evitare tutte le complicazioni di cui abbiamo parlato in precedenza.
Ma laddove è possibile procedere alla pulizia, seppur con qualche difficoltà e dolore, è importante assicurarsi di rispettare alcune regole per rendere l’operazione più efficace e meno dolorosa possibile.
Per lavare il glande senza dolore è opportuno innanzitutto scoprirlo fino al punto massimo in cui la fimosi lo permette, utilizzare acqua tiepida e un detergente intimo neutro che rispetti il Ph naturale e procedere al lavaggio utilizzando le dita in maniera delicata, cercando di raggiungere anche i punti più ostili ma senza forzare.
L’utilizzo di un buon detergente è basilare in quanto ogni sconvolgimento del Ph può determinare un danneggiamento delle mucose, che ricoprono un importante ruolo di protezione dai batteri.
Dopo il risciacquo è importantissimo tamponare la zona con un asciugamano morbido, senza sfregare, e assicurarsi che tutte le superfici lavate siano asciutte. Un ristagno d’acqua o di umidità creerebbe le condizioni ideali per possibili attacchi batterici o fungini.
A tal proposito è fondamentale pulire il glande dallo smegma, anche se va detto che questa secrezione sebacea molto spesso si deposito sotto la corona, e in alcuni casi di fimosi questa zona è impossibile da raggiungere.
Leggi anche: Quanto costa una operazione di fimosi? Ecco quanto si spende.
Cosa fare per curare la fimosi.
A prescindere dallo stadio di gravità, la fimosi è una condizione che crea disagio e problemi, perciò è saggio evitare improbabili rimedi della nonna e rivolgersi ad uno specialista come l’urologo o l’andrologo qualora si sospetti di esserne affetti.
Dal momento che la difficoltà nel mantenere una buona igiene intima è solo uno dei risvolti negativi di questa condizione, è consigliabile affrontare la questione con maturità e risolverla tempestivamente.
Le strade a disposizione sono:
- intervento chirurgico;
- terapia farmacologica;
- Phimostop.
L’intervento risolve il problema della fimosi, ma può comportare disagi in relazione sia ai tempi di attesa e di convalescenza sia ai costi, che nelle strutture private sono molto alti.
La terapia farmacologica è meno invasiva ma non sempre l’utilizzo di una pomata o una crema elasticizzante produce risultati tangibili e soddisfacenti.
Phimostop è un prodotto relativamente giovane, brevettato recentemente, che mira a eliminare la fimosi in maniera naturale, senza la rimozione del prepuzio. Come? Sfruttando le proprietà innate dei tessuti, che tendono a dilatarsi quando sono posti sotto continua e graduale sollecitazione.
In conclusione.
Phimostop è un prodotto validato dal Ministero della Salute, acquistabile senza prescrizione medica sia in farmacia che su internet.
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